I LUOGHI DELLA MUSICA
LA MUSICA SOTTOLINEA E ACCOMPAGNA
LA NOSTRA VITA:
COME PROTAGONISTA O COME
SOTTOFONDO.
ANDIAMO A SCOPRIRE I LUOGHI
DEDICATI ALLA MUSICA.
INTRODUZIONE
La città eterna è anche luogo in cui la musica ha svolto un ruolo di primo piano. La più immateriale delle arti è una presenza costante e una importantissima fonte di piacere. Questa passeggiata in bici per i luoghi della musica offre un panorama, il più completo possibile, di tutti i luoghi a lei dedicati: dall'auditorium ai teatri storici, dalle chiese alle sale di periferia, dal Conservatorio ai principali festival. Nella descrizione di questi luoghi si è dato particolare risalto all'aspetto storico artistico. In breve possiamo dire con Friedrich Nietzsche: " Senza musica la vita sarebbe un errore".
AUDITORIUM
"La più bella avventura per un architetto
è quella di costruire una sala per concerti".
Renzo Piano
L'auditorium Parco della Musica è stato progettato dall'architetto Renzo Piano[1], la sua costruzione è iniziata nel 1995 ed è stato inaugurato il 21 aprile 2002[2] (il 21 dicembre dello stesso anno è stata inaugurata la sala Santa Cecilia). Dalla distruzione dell'Auditorium all'interno del Mausoleo di Augusto (Augusteo 1936 - teatro Adriano - teatro Argentina - Auditorium via della Conciliazione) la città di Roma non aveva un luogo dedicato alla musica, svolgeva una simile funzione l'auditorium di via della Conciliazione.
Ci troviamo nel quartiere Parioli, nel II Municipio del Comune di Roma, tra il Villaggio Olimpico, i monti Parioli e la via Flaminia. Siamo in una zona di Roma che ha edifici di gran pregio e luoghi dedicati alla cultura o allo sport. Nelle vicinanze si trova il MAXXI di Zaha Hadid, la Gnam di Cesare Bazzani, il ponte della Musica dello studio Burò Happold che collega l'area con il Foro Italico di Luigi Moretti ed Enrico Del Debbio, il palazzetto dello Sport di Pier Luigi Nervi e lo stadio Flaminio.
L'auditorium si compone di tre sale che dall'alto assomigliano a tre scarabei oppure a tre liuti, ogni sala è progettata per essere la cassa acustica più idonea per il genere di musica che vi verrà interpretata. Tutti i materiali richiamano i colori di Roma: il bianco del travertino, il rosso dei mattoni, il grigio della copertura delle sale richiama la cupola del Pantheon. La sala Santa Cecilia da 2.700 posti dedicata ai concerti sinfonici per grandi orchestre. Le strutture portanti di copertura - di dimensioni eccezioni - sono costituite da travi in legno lamellare e acciaio. Il palcoscenico si trova quasi in posizione centrale circondato dai vigneti, cioè i posti a sedere posti su diversi livelli. Il controsoffitto - vera innovazione - è costituito da 26 gusci in legno ciliegio americano di 180 mq ciascuno, nel complesso coprono una superficie di 4.000 mq. Il tempo di riverberazione del suono è di 2,2 secondi. E' la più grande sala da concerti d'Europa. La sala Giuseppe Sinopoli[3] da 1.200 posti si adatta ai più diversi tipi di musica anche perchè l'orchestra può assumere varie posizioni. La sala Petrassi[4] da 700 posti per generi musicali più nuovi a causa dei tempi di riverberazione dei suoni, per rappresentazioni teatrali e cinematografiche perchè permette il cambio delle scene e dei costumi. Le due pareti laterali del palco possono ruotare di 90° così da realizzare il boccascena, tradizionale sipario all'italiana. Esiste una quarta sala: il teatro Studio, uno spazio poliedrico di 492 mq con 330 posti, aperta nel settembre 2005, dotato di posti a sedere non fissi, si trova tra la sala Petrassi e la sala Sinopoli. In quest'area si trovano il Teatro Studio1 - 2 - 3 ognuno di 120 mq, di ciliegio, con annessa sala di regia.
Nel foyer, lungo 150 metri, si trovano venti testi dell'artista toscano Maurizio Nannucci[5].
Immagine dell'Auditorium in costruzione,da: auditorium.com
All'aperto è stata ricavata una càvea intitolata a Luciano Berio[6] di ben 3.000 posti per gli spettacoli estivi, mentre d'inverno ospita una pista di ghiaccio. Nell'auditorium parco della musica si trova - dal 9.2.2008 - il MUSA ovvero il Museo degli Strumenti Musicali dell'Accademia di Santa Cecilia, una delle principali raccolte italiane, si compone di 500 pezzi ma ne espone 130 a testimonianza di diverse culture musicali appartenenti a cinque secoli e a tre continenti: Europa, Asia e Africa. Strumenti della musica colta e della musica popolare, delle musiche etniche extraeuropee. Il nucleo più importante è formato da stumenti della tradizione liutaria italiana dal Seicento al Novecento, alcuni pezzi sono frutto del dono della regina Margherita di Savoia. Fra questi il violino di Antonio Stradivari del 1690, di particolare interesse i mandolini romani di Gaspar Ferrari ideatore di questo strumento. Grazie all'ausilio di sistemi audiovisivi e postazioni multimediali interattive è possibile esplorare l'orchestra, scoprire suoni e sezioni, approfondire la conoscenza della musica. Il museo è stato realizzato grazie all'8 per mille dell'Irpef. E' aperto - ad ingresso gratuito - tutti i giorni dalle ore 11 alle ore 18, chiuso il mercoledì.
La sala Santa Cecilia in costruzione,
immagine tratta da: thema96.it
La bibliomediateca si trova subito dopo la libreria, anche questo spazio è stato ideato da Renzo Piano ed è stato aperto al pubblico nel 2005. Contiene l'archivio storico dell'Accademia di Santa Cecilia dal 1651 ad oggi, la biblioteca istituita subito dopo l'unità d'italia nel 1877 con edizioni, partiture, manoscritti, intavolature, libretti, collezioni di grandi critici o compositori. Oggi è stata parzialmente digitalizzata ed è consultabile online sul sito dedicato. E' aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 17.
Nei lavori di scavo per realizzare questa struttura è stata ritrovata una villa romana dell'età repubblicana e imperiale che ha avuto vari periodi di vita con demolizioni e ricostruzioni. La villa del 300 a.C. aveva tegole angolari di gronda con testa di divinità fluviale, questo è diventato il simbolo del piccolo museo che espone i resti archeologici ritrovati prima dei lavori di costruzione dell'auditorium.Si trova tra la sala Sinopoli e la sala Santa Cecilia. Completano l'area un giardino pensile di 30.000 mq, parcheggi sotterranei e a raso, spazi espositivi, caffetteria, libreria, uffici.
Dal 2006 vi si tiene - in autunno - il Festival Internazionale del film di Roma, fino al 2007 denominato Festa Internazionale del Film di Roma. Dal 2012 il direttore artistico è Marco Muller. L'ultima edizione è stata vinta dal film coprodotto dall'Argentina e dalla Spagna dal titolo: "Cosa piove dal cielo?" di Sebastian Borensztein.
La copertura della sala Santa Cecilia in costruzione,
vista dall'interno,
da: auditorium.com
Gestisce l'area la società a capitale misto trasformata in Fondazione dal nome: Musica per Roma. Sono soci fondatori il Comune, la Provincia, la Regione e Camera di Commercio. La Fondazione si autofinanzia al 65%. Attualmente il presidente è Aurelio Regina[7] (nominato il 12 gennaio 2011). Si calcolano un milioni di visitatori l'anno tra spettatori e musicisti[8].
Entrata dell'Auditorium.
La sala Santa Cecilia vista dall'ingresso.
La càvea dell'auditorium.
Il foyer dell'auditorium con le opere di Maurizio Nannucci.
Queste ultime quattro foto sono di Piero Tucci.
Vari film sono stati girati all'Auditorium, l'ultimo è To Rome with love (2012) regia, soggetto e sceneggiatura da Woody Allen con Roberto Benigni, Woody Allen e Penelope Cruz. Racconta quattro storie che hanno come sfondo la capitale. Il film è stato girato nell'estate del 2011.
CONSERVATORIO DI SANTA CECILIA
Attivo da oltre 130 anni ha sede in via dei Greci, occupa parte dell'ex monastero delle suore Orsoline nel quale si trova l'Accademia di Santa Cecilia il cui ingresso è da via Vittoria. La Congregazione de Musici aveva curato la formazione dei musicisti romani ma sorse l'esigenza di creare una scuola di musica dalla prima metà dell'Ottocento. Un tentativo venne fatto dal compositore e direttore d'orchestra Gaspare Spontini (1839-40) ma senza esito per lo scetticismo delle autorità. Fu quindi Giovanni Sgambati, pianista e compositore di fama internazionale a ottenere dall'Accademia, nel 1869 un locale dove impiantare un corso gratuito di pianoforte per allievi indigenti. Il violinista Ettore Pinelli lo seguì con un corso analogo. Nel 1875, con la secolarizzazione della società seguita alla breccia di Porta Pia nasce il Liceo Musicale Santa Cecilia che ha subito un grande impulso e sviluppo numerico dei corsi e degli studenti. Alla fine dell'Ottocento in un'area del giardino del convento viene edificata la sala Accademica. Il Liceo venne definitivamente separato dall'Accademia nel 1919 e riconosciuto Conservatorio di Musica nel 1923.
Oggi è sede di corsi di studio di tutti gli strumenti musicali, corsi di canto e corsi di discipline teoriche: composizione, direzione d'orchestra, musica sacra, jazz e musica elettronica.
Il cortile interno del Conservatorio
già chiostro delle Orsoline,
da: ilmondodellamusica.com
Innumerevoli i maestri del Conservatorio di Roma: oltre ai già citati Spontini e Sgambati, Alfredo Casella, Arrigo Serato, Ottorino Respighi, Ildebrando Pizzetti, Goffredo Petrassi, Mortati e Severino Gazzelloni.
Tra gli allievi che si sono distinti: Ennio Moricone, i direttori d'orchestra Carlo Maria Giulini e Renzo Rossellini, i compositori Aldo Clementi, Bruno Maderno e Bruno Pasut, i pianisti Maria Elisa Tozzi e Giovanni Bellucci, i cantanti lirici Mariella Devia e Giacomo Lauri Volpi. Non tutti gli allievi hanno intrapreso la carriera di musicisti professionisti, tra questi ricordiamo Anna Magnani (allieva del corso di pianoforte), Silvana Pampanini (allieva del corso di canto).
La sala accademica, da: boop.it
Il Conservatorio si completa con una monumentale biblioteca musicale e musicologica che conserva partiture autografe di importanti autori, in tutto oltre 300.000 testi di cui 10.000 manoscritti. Fa parte del servizio bibliotecario nazionale, la banca dati è accessibile via internet.
CASA DEL JAZZ
Viale di Porta Ardeatina 55. Inaugurata nel 2005, fortemente voluta dal sindaco Walter Veltroni. Si tratta della villa Osio della fine degli anni Trenta, voluta dal fondatore della BNL Arturo Osio, che diede incarico all'arch. Cesare Pascoletti[9] di modificare e adattare un casale seicentesco. La villa passò, dopo molti anni, ad Enrico Nicoletti[10] cassiere della banda della Magliana. La villa aveva marmi, stucchi, vasca idromassaggio a due posti, rubinetti d'oro. Le forze dell'ordine riuscirono ad arrestare i componenti della banda e la villa venne prima sequestrata e poi consegnata al comune di Roma nel 2001 che la destinò a sede della casa del jazz. Per questo motivo all'entrata della villa si trova una lapide che ricorda i caduti a causa della mafia, tale monumento è stato posto in collaborazione con l'associazione Libera di don Ciotti. La villa venne restaurata a partire dal 5 novembre 2003 con una spesa di 6 milioni di euro ed inaugurata il 21 aprile 2005 con tre giorni di concerti gratuiti. Il parco di tre ettari venne aperto al pubblico esattamente un anno dopo l'inaugurazione. Solo nel primo anno di vita si sono tenuti 150 concerti con 500 musicisti e 70.000 spettatori[11].
L'entrata alla Casa del Jazz.
La fontana che si trova all'ingresso.
La villa vista dal lato interno
in occasione di un importante evento musicale gratuito.
La villa contiene, nell'edificio principale, un auditorium da 150 posti dove si tengono concerti dal vivo, proiezioni di film e incontri. Nello stesso edificio si trova un sofisticato impianto di registrazione, un archivio audiovisivo e una biblioteca dedicata alla musica jazz. Un secondo edificio nella villa è riservata alle sale di prova e registrazione oltre che a foresteria per gli artisti provenienti da fuori Roma. Un terzo edificio è adibito a ristorante.
La Casa del Jazz è gestita dall'Azienda Speciale Palaexpo, ente del Comune di Roma che gestisce anche il Palazzo delle Esposizioni e le Scuderie del Quirinale.
La villa vista dal lato dell'ingresso,
all'interno di questo edificio si trova l'auditorium da 150 posti,
tutte le foto della Casa del Jazz sono di Piero Tucci.
Della Casa del Jazz hanno detto: "E' la dimensione che preferisco, quella piccola, da club. Ma con un suono che nessuno ha" Giorgia.
"Si respira aria d'America, un po' per l'architettura, un po' perchè quando ci sono i concerti nel parco il clima diventa queillo di una festa" Renzo Arbore.
"Trovo che la Casa del Jazz sia stata un'idea formidabile e la struttura è bellissima" Gigi Proietti.
TEATRO DELL'OPERA
E' il massimo teatro di Roma e uno dei più importanti al mondo per l'opera lirica. Costruito nel 1878-80 da Achille Sfondrini[12] per conto dell'albergatore Domenico Costanzi (proprietario dell'albergo Quirinale confinante con il teatro dell'Opera) per cui venne chiamato teatro Costanzi per vari decenni (a quella data il teatro della lirica era il teatro Apollo - di epoca seicentesca come il Valle e l'Argentina - ma demolito per la costruzione degli argini del Tevere). L'inaugurazione avvenne il 27 novembre del 1880 con Semiramide di Rossini alla presenza dei sovrani Margherita e Umberto, dell'aristocrazia, del mondo politico e imprenditoriale romano (la data è ricordata con l'apertura della stagione). Acquistato dal Comune di Roma e restaurato radicalmente nel 1926-28 da Marcello Piacentini[13] cui si deve la facciata a portico, un ulteriore restauro venne compiuto nel 1960. La facciata a semplici linee e con una finestrata di nove balconi, porta sull'attico le figure a rilievo delle cinque Muse[14], opera di Giuseppe Scirocchi del 1960, ed è preceduta da un portico a terrazza. La sala conserva ancora la struttura ottocentesca a quattro ordini di palchi e due gallerie con volta vivacemente affrescata da Annibale Brugnoli[15] che si è ispirato a celebri opere liriche (1880). A questa si è sovrapposta la decorazione a stucchi decò-classicista. Magnifico lampadario di cristallo di Boemia. Il palcoscenico è dotato di modernissimi impianti. La sala dispone di 1.600 posti, precedentemente erano 2.200 ma lavori di adeguamento alle morme di sicurezza hanno imposto nuove dimensioni.
Nel teatro si sono esibiti i massimi artisti lirici e direttori d'orchestra di ogni epoca. L'elenco sarebbe troppo lungo. Fra le tante citazioni possibili ricordiamo la regia di Luchino Visconti per Le nozze di Figaro di Mozart del 1964 con la direzione di Carlo Maria Giulini.
Interno del Teatro dell'Opera,
questa e la succesiva foto sono tratte da: operaroma.it
Il teatro dell'Opera dispone di un orchesta, un coro e del corpo di ballo con la scuola di danza. Quest'ultima a sede in via Ozieri 8, presso piazza Lodi. I depositi si trovano in via dell'Ara Massima di Ercole presso il Circo Massimo.
Dal 1937 il Teatro dell'Opera ha una stagione estiva all'aperto alle Terme di Caracalla, questa ha sempre riscosso un grande successo di pubblico soprattutto tra i turisti. Solo durante l'ultima guerra mondiale la stagione estiva fu interrotta e di nuovo dal 1993 al 2003 per importanti lavori di restauro alle terme. In alcuni casi è stato utilizzato lo stadio Olimpico.
Con ingresso da via Firenze 60 si trova l'Archivio Storico Audiovisivo che conserva bozzetti delle scenografie, libretti di sala, manifesti e locandine, registrazioni audio e video, fotografie di scena, partiture e spartiti autografi, cimeli di artisti e l'emeroteca.
Altra immagine, più centrale,
della sala.
La piazza è intitolata a Beniamino Gigli[16], tra le anonime facciate dei palazzi spicca, a sinistra del teatro il palazzo dell'Istituto Bancario San Paolo di Ennio Canino[17] (1982-84).
ACCADEMIA FILARMONICA ROMANA
Al n. 118 di via Flaminia si trova la casina Vagnuzzi, acquistata nel 1807 dal principe Poniatowki (ma primo nucleo risale a metà Cinquecento) e risistemata da Giuseppe Valadier[18] che aggiunse sul lato Sud una loggia al primo piano e sopraelevò il corpo centrale; venduta nel 1822 a Luigi Vagnuzzi, deve l'aspetto attuale a Luigi Canina[19] (1840 circa). La semplice e armoniosa costruzione a due piani ripartiti da lesene doriche e ioniche e con ai lati due loggette sormontate da terrazzine, è sede dal 1960 dell'Accademia Filarmonica Romana. I lavori di restauro e ripristino architettonico da essi intrapresi hanno rimesso in luce gli affreschi del portico a sinistra attribuiti a Baldassarre Peruzzi[20].
L'Accademia Filarmonica Romana svolge la sua attività concertistica, come le proposte di teatro musicale o quelle di danza nella sala del Teatro Olimpico in piazza Gentile da Fabriano (ponte della Musica). Le stagioni della Filarmonica possono essere seguite per intero o acquistando soltanto gruppi di serate di filoni omogenei. Inoltre l'Accademia svolge una attività di educazione musicale con corsi di flauto dolce e di pratica corale a cominciare dai piccoli di cinque anni.
L'Accademia venne fondata nel 1821 da Raffaele Muti Papazzurri nel clima di una pratica musicale molto diffusa a livello amatoriale. Il riconoscimento ufficiale dello Stato Pontificio giunse nel 1824, con il tempo assunse un ruolo di primo piano nella vita culturale cittadina proponendo partiture che per vari motivi - anche di censura - il pubblico romano non conosceva. Qui si ebbero la prima italiana dell'Assedio di Corinto di Rossini nel 1827 e il Guglielmo Tell nel 1835. Lunga la lista di personalità che hanno collaborato con la Filarmonica a cominciare da Gaetano Donizetti. Nel 1860 la Filarmonica venne sciolta per simpatie filo italiane. Nel dopoguerra, sotto la direzione di Adriana Panni, ebbe larghissima diffusione. Negli anni settanta lanciò una sottoscrizione per l'acquisto del Teatro Olimpico. Venne raccolta la cifra record di un miliardo di lire.
Subito dopo la via Flaminia si apre nella piazza della Marina dove si trova il gigantesco palazzo neobarocco del Ministero della Marina Militare, progettato da Giulio Magni nel 1912 e compiuto nel 1928. Subito prima della casina Vagnuzzi, al n.122 si trova lo studio Fortuny realizzato da Valadier tra il 1801e il 1810, già stalla dei Poniatowki. L'edificio era originariamente ad un piano, venne rialzato dal pittore e incisore Mariano Fortuny per trasformarlo in studio.
AULA MAGNA DELL'UNIVERSITA' DI ROMA "LA SAPIENZA"
La Città Universitaria venne costruita tra il 1933 e il 1935 su progetto di Marcello Piacentini[21], rappresenta una delle principali realizzazioni architettoniche degli anni del fascismo. Occupa un'area di 22 ettari, al centro si trova una piazza dominata dal Rettorato opera del Piacentini stesso. Il palazzo è rivestito di travertino, presenta un pronao monumentale a pilastri su alta scalea. All'interno si trova l'aula magna di 900 mq con una pianta a ventaglio - capace di 1.000 posti[22] - la parete di fondo del palco è decorata da un affresco L'Italia tra le Arti e le Scienze di Mario Sironi. Tale affresco è stato restaurato nel 1953 dal pittore Carlo Siviero. Nel palazzo del Rettorato si trova anche la Biblioteca Universitaria Alessandrina, fondata da Alessandro VII nel 1670 nel palazzo della Sapienza e ricca di oltre un milione di volumi e 16.000 periodici.
Dal 1993, grazie ad una convenzione stipulata con l'Università, l'Istituzione Universitaria dei Concerti (IUC) è ritornata ad eseguire concerti nella sua sede naturale: l'Aula Magna della Sapienza. L'Istituzione è nata nel 1945 intorno ad un pubblico giovane che desiderava ascoltare musica, si caratterizzò per la proposta di programmi di impostazione squisitamente culturale e formativa, con conferenze - concerto e con la costituzione di un coro amatoriale. Da ricordare la stagione del 1959-60 che vide il ciclo completo delle opere pianistiche Chopin e trentadue sonate per pianoforte di Beethoven, il quartetto italiano, il chitarrista Segovia, i giovani violinisti Salvatore Accardo e Uto Ughi, vari altri solisti e complessi. Nel 1968, a causa dei famosi episodi di contestazione studentesca, l'Istituzione spostò le sue attività all'Auditorium del San Leone Magno in piazza di Santa Costanza (via Nomentana, quartiere Trieste). Le odierne stagioni si svolgono per interno nell'Aula Magna dell'Università, nel cortile del palazzo della Sapienza, eccezionalmente nell'aula 1 della facoltà di Lettere e al teatro India. La sede della IUC è in lungotevere Flaminio 50.
Al centro della piazza una vasca con la statua della Minerva - alta su piedistallo - di Arturo Martini. A destra del Rettorato si trova la facoltà di Lettere e Filosofia di Gaetano Rapisardi, a sinistra la facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche sempre del Rapisardi.
MUSEO NAZIONALE DEGLI STRUMENTI MUSICALI
Nell'area a sinistra della Basilica di Santa Croce, espropriata dapo il 1870 e occupata dalla caserma Principe di Piemonte accoglie tre istituzioni: il Museo Storico della Fanteria, il Museo Storico dei Granatieri di Sardegna e il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali.
Il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, è uno tra i maggiori del mondo istituito nel 1974, raccoglie circa 3.000 pezzi (in esposizione 1.000) dall'antichità al Novecento, provengono in gran parte dalla collezione Evan Gorga. Costui fu una singolare figura di collezionista. Nato nel 1865 a Brocco, oggi Broccostella (Frosinone) e morto nel 1957. Avviatosi alla carriera di tenore ebbe fin da giovanissimo grande successo, si esibì nei maggiori teatri italiani anche sotto la direzione di Arturo Toscanini. Pochi anni dopo, tuttavia, rinunciò a una carriera tanto soddisfaciente per dedicarsi interamente alla sua passione: il collezionismo, in ciò facilitato dall'aver sposata una donna molto agiata. Si dedicò a collezionare strumenti chirurgici di ospedali militari da campo, bilance, armi antiche, giocattoli, cimeli del Risorgimento e via dicendo. Il fondo più importante era costituito da 3.000 strumenti musicali. Nel 1929 lo Stato italiano lo bloccò, nel 1949 lo rilevò dal proprietario in cambio di un vitalizio e di pagargli i debiti. La raccolta rimase chiusa in moltissime casse finchè, grazie all'opera infaticabile e tecìnace di Luisa Cervelli (primo direttore del museo), studiosa della materia, nel 1974 nacque il museo.
Spiccano una tromba del 1461, cornamuti torti del 1524, il clavicembalo costruito a Lipsia da Hans Muller nel 1537, l'arpa Barberini e il pianoforte di Bartolomeo Cristofori costruito nel 1722.
ORATORIO DEL GONFALONE
Su via Giulia, appena passato il palazzo delle Carceri Nuove, cominciato da Bramante su incarico di Giulio II per essere palazzo dei Tribunali ma mai compiuto; nella prima traversa di sinistra - via del Gonfalone - si trova l'Oratorio del Gonfalone.
La confraternita risale al 1264, con il nome Accomandita di Madonna Santa Maria si prodigava in opere di carità e di culto. Giulio II diede a questa Confraternita il privilegio di individuare ogni anno un carcerato da graziare e assistere per il reinserimento nella società. Nel 1581 Gregorio XIII affidò a questa Confraternita l'incarico di riscattare i cristiani caduti nelle mani dei Turchi. In questo modo furono liberati 5.500 persone.
Eretto nel 1544 - 47 sulla chiesa di San Lucia Vecchia (la cui esistenza è documentata dalla fine del XIV secolo), con facciata a due ordini (il primo è del Cinquecento, il secondo barocco è di Domenico Castelli). Nell'interno Federico Zuccari, Livio Agresti, Cesare Nebbia, Raffaellino da Reggio, Matteo da Lecce, Marco Pino e il Bertoja eseguirono nel 1572-75 le Storie della Passione di Cristo, in dodici episodi, fra le più interessanti decorazioni manieristiche della città. Il progetto complessivo è attribuito a Jacopo Bertoja. Un sito di particolare bellezza tanto che, quando venne restaurato pochi anni fa, alla sua inaugurazione intervenne il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Dal 1960 è sede delle attività musicali del Coro Polifonico Romano diretto da Gastone Tosato. Negli anni si sono esibiti artisti del calibro di Rostropovich, Gazelloni, Uto Ughi, Bruno Canino, Cecilia Gasdia e altri. Attualmente il direttore artistico è Angelo Persichilli, il presidente del Coro Polifonico Romano è Emilio Acerna, il presidente del Comitato d'Onore è Cesare Geronzi[23]. I concerti si tengono il giovedì.
GLI ORGANI DELLE CHIESE
DI ROMA
SANTA MARIA DEGLI ANGELI
La sistemazione della chiesa in un'ala delle terme di Diocleziano si deve al genio di Michelangelo. Sarà il Vanvitelli (autore della reggia di Caserta) a dargli l'aspetto neoclassico attuale. Luogo di importanti cerimonie pubbliche è sede di importanti concerti perchè dotata di un organo monumentale nella parte sinistra della cappella di San Bruno. Costruito nel 1990 da Bartolomeo Formentelli ed inaugurato nell'anno santo 2000. Dispone di 77 registri su 4 tastiere, ognuna con 56 note e pedaliera dritta di 30, la trasmissione è meccanica. La cassa è in ciliegio, noce e castagno, contiene 4.500 canne di stagno.
BASILICA DEI SANTI APOSTOLI
Nella chiesa risistemata da Giuseppe Valadier nella piazza omonima è molto apprezzato l'organo. Si tratta di un organo a canne Mascioni costruito nel 1925 e ampliato nel 1955, con tre tastiere di 61 tasti ciascuna e una pedaliera di 32 a trasmissione elettrica. Le canne sono dietro l'altare maggiore entro una cassa prima di mostra e nella parete destra del presbiterio in una cassa di legno del 1726.
CHIESA DI SANT'IGNAZIO
Nella splendida chiesa barocca è presente un organo molto famoso, è rimasta memorabile l'esecuzione integrale dell'opera di Bach con lo strumento suonato dall'organista Fernando Germani. L'organo è stato costruito dalla Pontificia Fabbrica d'organi di Crema nel 1935. Si trova alle due pareti laterali dell'abside su apposite cantorie con balaustra barocca. E' a tre tastiere con pedaliera concava - radiale e conta 35 registri.
NEGOZI DI MUSICA DI ROMA
Musicarte, via Fabio Massimo 32, Prati.
Questo negozio nasce nei primi anni Cinquanta per iniziativa della cantante lirica Wanda Martella che in questo modo rinuncia alla carriera artistica, subito diventa un punto di riferimento nel mondo musicale romano, in questa prima fase vende solo spartiti e libri di musica. Negli anni Sessanta il figlio Nanni subentra nella direzione del negozio alla madre e introduce la vendita degli strumenti musicali. Alla fine degli anni Settanta viene assunto personale specializzato per i vari settori in cui si divide il negozio. Vengono introdotti i primi computer Apple con software adeguati per gestire più strumenti musicali. Nel 2005 il negozio si espande ed occupa un intero isolato[24].
Discoteca Laziale, dal 1953, via Mamiani 62, Esquilino.
Cherubini, via Tiburtina 364, Tiburtino.
Spevi Pianoforti, dal 1930, via Amulio 13, Tuscolano.
Questo negozio esiste da oltre 70 anni, è nato come laboratorio artigiano per il restauro di pianoforti, organi e armonium. In seguito si è trasformato in Spesi Strumenti Musicali ed è in grado di offrire alla sua clientela una ampia scelta di strumenti musicali di tutti i generi. Inoltre si possono acquistare spartiti, opere, strumenti didattici, amplificatori. Organizza corsi e concerti[25].
Pianoforti Pai, via Crescenzio 99, Prati.
Alfonsi Pianoforti e Bontempi, via Giovanni Lanza 146, Monti.
Ciampi, via Vespasiano 34, Prati.
Castrianni Pianoforti, via dei Lucchesi 27, Trevi.
Disfunzioni Musicali, via degli Etruschi 4, San Lorenzo.
SonorA, via Giovanni da Empoli 27, Ostiense.
La chiave del Violino, piazza Lazzaro Papi 10, Appio Latino.
E' un piccolo negozio di recente costituzione ma molto gradevole, una visita in questo luogo è una piccola grande scoperta, un mondo incantato! Vi si trovano strumenti ad arco, accessori, corde per violino, viola, violoncello, contrabbasso, chitarra classica, archetti artigianali, accessori per liuteria. Il negozio effettua la compravendita di strumenti musicali ed è disponibile l'assistenza di un liutaio. Bellissimi gli oggetti in vendita come: segnalibri, cartoline, matite, penne, quaderni a tema musicale[26].
Tarmusic, piazza Bartolomeo Romano 4, Garbatella.
Music Shop, via Napoli 14, Castro Pretorio.
Studio 12 Pianoforti, via Ferruccio 34, Esquilino.
Pianoforti e Musica, via Panaria 7, Montesacro.
BIBLIOGRAFIA
- AA.VV. Guida d’Italia, Roma, ed. Tci, 1993.
- AA.VV. Roma, libri per viaggiare, ed. Gallimard – Tci, 1994.
- AA.VV. I rioni e i quartieri di Roma, ed. Newton & Compton, 1989.
- AA.VV. Le strade di Roma, ed. Newton & Compton, 1990.
- Claudio Rendina (a cura di), Enciclopedia di Roma, ed. Newton & Compton, 2005.
- Giorgio Carpaneto, I palazzi di Roma, ed. Newton & Compton, 1991.
- Mariano Armellini, Le chiese di Roma, ed. Pasquino, 1982.
- Carlo Zaccagnini, Le ville di Roma, ed. Newton Compton, 1991.
- AA.VV. Enciclopedia Universale, ed. Garzanti, 2003.
- AA.VV. Enciclopedia dell’Arte, ed. Garzanti, 2002.
- AA.VV. Stradaroma, ed. Lozzi, 2005.
- AA.VV. Tutto Città, 2011/2012, ed. Seat.
SITOGRAFIA
www.comune.roma.it
www.abcroma.com
www.villediroma.com
www.romaspqr.it (interessante la sezione dedicata alle canzoni di Roma).
I siti internet dei quotidiani "romani": la Repubblica, Il Messaggero e Il Corriere della Sera.
www.auditorium.com
www.santacecilia.it
www.romacinemafest.it
www.conservatoriosantacecilia.it
www.casajazz.it
www.operaroma.it
www.archivioperaroma.it
www.filarmonicaromana.org
www.uniroma1.it
www.sanleonemagno.eu
www.concertiiuc.it
www.museostrumentimusicali.it (in allestimento)
www.oratoriogonfalone.com
Piero Tucci
26.6.12
tuccigf@tiscali.it
http://inbiciperoma.blogspot.com
[1] Renzo Piano (Genova 1937) autore del Centre Pompidou a Parigi (1971), della ristrutturazione del Porto Vecchio di Genova in occasione dell'Expo 1992, dell'aeroporto internazionale di Kansai in Giappone (1988-94), del Centro Culturale Tijbaou a Noumea in Nuova Caledonia (1991-98), della riqualificazione di Potsdamer Platz a Berlino dopo il crollo del muro del 1989 (1992-2000), delle quattro torri per uffici e residenze a Sydney in Australia (1996-2000), della Chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo (Foggia) e dell'Auditorium de l'Aquila (6 ottobre 2012).
[2] Inaugurazione Alla presenza del Presidente della Repubblica Ciampi e di 50.000 persone, 13 ore di musica in quella giornata. Per il 21 dicembre Ciampi intervenne in diretta alla trasmissione tv di Morandi "Uno di noi" abbinata alla lotteria Italia. Ditte costruttrici: Colombo Costruzioni, Edil Pav, Speco, Addessi Service. I materiali sono stati forniti dalla Mapei.
[3] Giuseppe Sinopoli (Venezia 1946 - Berlino 2001) direttore d'orchestra, compositore e saggista.
[4] Goffredo Petrassi (Zagarolo 1904 - Roma 2003) compositore e maestro per un'intera generazione di compositori, la sua attività abbraccia vari generi musicali pur mantenendosi coerente. Da ragazzo lavorò come commesso in un negozio di strumenti musicali. Diplomato al Conservatorio di Roma in organo e composizione.
[5] Maurizio Nannucci (Firenze 1939) uno dei maggiori esponenti della "poesia visiva". Sudente all'Accademia di Belle Arti di Firenze e di Berlino, fu inizialmente scenografo, lavorò con il Gruppo Fluxus, si dedicò alla musica elettronica. La sua prima esposizione nel 1967 al Centro Arti Visive di Trieste, da allora realizza testi con lampade al neon. Attento al rapporto con l'architettura e il paesaggio collabora con Piano, Fuksas e Botta negli anni Novanta. Ha esposto alla Biennale di Venezia, sue opere al Moma di New York, al Centree Pompidou di Parigi al Paul Getty Art Center di Los Angeles.
[6] Luciano Berio (Oneglia, Imperia 1925 - Roma 2003) compositore italiano d'avanguardia, pioniere nel campo della musica elettronica.
[7] Aurelio Regina (Foggia 1863) laureato in Scienze Politiche alla Luiss, sposato con tre figli, è presidente della Confindustria Lazio, presidente della Manifattura Sigaro Toscano e di altre società.
[8] Dati biglietti auditorium. Nel 2010 sono stati venduti 1.145.000 biglietti, 2.339.000 frequentatori, si sono tenuti oltre 1.100 spettacoli. Da: la Repubblica del 5.4.11.
[9] Cesare Pascoletti (1898 - 1986) allievo di Marcello Piacentini. Progettò la palazzina per funzionari della BNL in via Bruxelles 20 nel 1936, il Palazzo per il Museo della Civiltà Romana all'Eur con Aschieri e Bernardini nel 1939-41, il ponte di Testaccio nel 1940, il palazzo per uffici della BNL in viale Regina Margherita nel 1940-45, la sede della BNL in piazza Albania nel 1954. Da: Irene de Guttry e Publio Ostilio Rossi, cit.
[10] Enrico Nicoletti detto "il Secco". Negli anni Sessanta collaborò con Enrico De Pedis detto Renatino considerato capo della banda della Magliana, sepolto in Sant'Apollinare, quindi cremato. Nicoletti è stato arrestato più volte, l'ultima il 26 febbraio 2012 per scontare una condanna a 6 anni e 6 mesi per usura, estorsione e rapina. Da: "la Repubblica" e "Il fatto quotidiano".
[11] Dati Casa del Jazz. Tutti i dati dalla cronaca di Roma de: "la Repubblica".
[12] Achille Sfrondini architetto milanese, specializzato in teatri, progettò il Lirico di Milano nel 1894, il casinò di Lugano nel 1897.
[13] Marcello Piacentini architetto ufficiale del regime fascista, a lui si deve il piano generale dell'Eur, la città universitaria e l'apertura di via della Conciliazione. Ristrutturazione urbanistica di Bergamo e Brescia.
[14] Muse divinità della religione greca, figlie di Zeus e Mnemosine (= la memoria), rappresentavano l'ideale supremo dell'Arte, avevano una guida Apollo. Ad esempio Calliope era la poesia epica. Erano nove.
[15] Annibale Brugnoli pittore nativo di Perugia dove morì nel 1915. Studiò pittura all'Accademia di Perugia poi a Napoli nello studio di Domenico Morelli, realizzò pitture al Lirico di Milano nella sala d'aspetto reale della Stazione Termini.
[16] Beniamino Gigli (Recanati 1890 - Roma 1957) tenore e attore è considerato una dei massimi cantanti d'opera del Novecento. Ultimo di sei figli di un calzolaio e campanaro dimostrò da subito una propensione per il canto.
[17] Ennio Canino (Castellammare di Stabia 1924 - Parigi 2001) il principale interprete del Concilio Vaticano II nell'edilizia religiosa. Ha realizzato 13 chiese, tra queste: a Corviale, a Laurentino 38, San Marco Evangelista nel quartiere dei Giuliani e Dalmati, Stella Maris a Ostia. E' stato libero docente di composizione architettonica a Roma.
[18] Valadier architetto massimo del neoclassicismo, fu orafo e argentiere. Oltre alla sistemazione di piazza del Popolo a lui si devono gli orologi della basilica di San Pietro e il duomo di Urbino.
[19] Luigi Canina archeologo e architetto italiano nato a Casale Monferrato nel 1795, morto a Firenze nel 1856, è sepolto in Santa Croce. Ha diretto scavi archeologici sull'Appia Antica e a Tuscolo. Ha lavorato all'ampliamento di villa Borghese, suo l'ingresso da p.le Flamino.
[20] Baldassarre Peruzzi architetto, pittore e scenografo, studioso di architettura e ingegneria militare, si può considerare l'uomo universale tipico del Rinascimento. Ha progettato la villa Farnesina a Trastevere, villa Chigi, il palazzo Massimo alle Colonne al Corso Vittorio.
[21] Marcello Piacentini vedi nota 12.
[22] Aula Magna del Rettorato. Originariamente i posti erano 2.000, poi ridotti per uniformarsi alle norme di sicurezza.
[23] Cesare Geronzi (Marino 1935) banchiere, ha avuto incarichi di alta responsabilità nel Banco di Napoli, direttore geerale della Cassa di Risparmio di Roma, presidente delle Assicurazioni Generali.
[24] Musicarte. Tutte le notizie da: musicarte.com.
[25] Spevi pianoforti. Tutte le notizie da: spevi-pianoforti.com
[26] La chiave del violino. Tutte le notizie da: lachiavedelviolino.it