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Il giorno successivo sono stato fortunato, il tempo bellissimo e la
voglia di pedalare a mille! Obiettivo Paliano e ritorno a Fiuggi. Alle
otto e trenta ero già in sella. Dopo la colazione fatta al bar della
vecchia stazione e dopo aver attraversato il bel centro di
Fiuggi
Fonte , ho trovato il punto in cui inizia la ciclabile
e pedalando ho
riprovato la piacevolezza. di andare su quella salita che ha un
pendenza media del 5%. Vado ad una buona andatura senza affaticarmi.
Dopo pochi chilometri scorgo le prime panche dei numerosissimi punti
sosta che si trovano lungo il percorso. La distanza che separa Fiuggi
dal punto più elevato del percorso è breve e ci si arriva con molta
facilità. Dopo aver attraversato la Prenestina appare
il panorama di
Acuto, inizia la discesa e s'incontra un punto
sosta dotato di
fontanella e panchine che permettono di godere, nell'assoluto silenzio,
del primo bel panorama sulla valle disseminata di piantagioni di ulivo.
In fondo si scorge la superstrada percorsa da veicoli che da quel punto
appaiono di ridottissime dimensioni. Si arriva in brevissimo tempo alla
ex stazione di Acuto attualmente trasformata in Laboratorio di
Educazione Ambientale. Lo stabile tirato a nuovo, come tutte le ex
stazioni, con porte vetrate attraverso le quali s'intravedono scrivanie,
computer..è chiuso e non c'è nessuno. Nello stabile vicino c'è
un'apertura con una porta a battenti dalla quale si accede ai servizi:
abbandonati, sfasciati ed inutilizzabili. Peccato! Riprendo la discesa e
i panorami sulla vallata si susseguono e cambiano in continuazione
seguendo le giravolte della ciclabile, fino
alla bella (ex)stazione di Serrone (la Forma) dotata di un viale alberato, panchine, fontanella,
cartelloni informativi, area attrezzata per il parcheggio in piano e un
bel panorama con Paliano sullo sfondo. Da qui iniziano i sentieri per
l'ascensione al vicino centro abitato di Serrone (780 m. s.l.m.) e più
su al monte Scalambra che arriva fino a 1419 metri di altezza. Oltre
Serrone c'è un'area di decollo per parapendio e l'area di atterraggio in
fondo alla valle. La Forma, altro centro abitato, è a pochi metri dal
parcheggio. Qui i camperisti possono sostare gratuitamente e godersi un
bel fine settimana, tra natura e sport. Dopo la stazione di Serrone,
attualmente utilizzata come luogo di mostre ed eventi vari, la pista
inizia a scendere con maggiore pendenza e pian piano il panorama sulla
vallata svanisce, dopo una stazioncina, anch'essa tirata a lucido, si
arriva alla stazione di Paliano, non perfettamente mantenuta, e la pista
dopo un centinaio di metri termina! Ma il sedime della ferrovia continua
e chissà (?) forse qualche illuminato amministratore avrà l’intuizione
che facendolo solo pulire si potrebbe arrivare in bici fino a Pantano
Borghese, da lì salire sulla metropolitana di superficie e arrivare alla
Stazione Termini!!
Dopo aver fotografato da più angolazioni la Stazione di Paliano,
inizio il ritorno. Il primo tratto è pianeggiante, al bivio di San Quirico la pista inizia a salire gradualmente, ad un incrocio con una
strada sterrata, si trova
un punto sosta con un tavolo irregolare
ma completamente all'ombra di un gruppo di querce, mi sono fermato per
riposarmi e anche per mangiare. Alzando lo sguardo ho visto
lo
spettacolo di Serrone con le case attaccate alla roccia e più a sinistra
il volteggiare delle colorate vele dei parapendii , sembrava che
galleggiassero in cielo. Ho passato quasi un'ora ad osservare questo
coloratissimo e ravvivante spettacolo, i decolli si susseguivano uno
dopo l'altro e poi il galleggiamento in aria, le vele salivano oltre la
sommità del monte Scalambra. Io ho ripreso la mia pedalata e sono arrivato di nuovo alla Stazione di Serrone da qui fino a qualche chilometro da Acuto la risalita non è
faticosa, dopo, per arrivare a 710 metri, il tratto è un po’ impegnativo ma i
panorami ripagano abbondantemente quel po’ di fatica in più. Superata
la stazione di Acuto dopo settecento metri la fontanella di prima e le
panchine, altra pausa per godermi la vista della vallata che mi ha, non
esagero, incantato. All'incrocio con la Prenestina inizia la discesa
tutta ombreggiata che porta a Fiuggi dove mi sono fermato alla vecchia
stazione attuale autostazione. Durante il percorso riflettevo che per
non fare nessuna fatica, con la mia pieghevole, sarebbe bastato salire
su un bus che va ad Acuto, scendere in bici verso Paliano, riprendere
un'altro bus ,davanti alla stazione, dove c'è una fermata e ritornare a
Fiuggi. Pensato e fatto, almeno in parte!Ho chiesto ad un autista quando
sarebbe partito il bus per Acuto “puoi salire è pronto” la risposta, ho
ripiegato la bici, sono salito e dopo dieci minuti ero di nuovo ad
Acuto. Scendo, ringrazio, riapro la mia pieghevole e di nuovo giù a
tutta velocità verso Fiuggi fermandomi solo per far passare un
gregge
di pecore che occupava la pista. Per soddisfare la mia curiosità, dopo
un breve riposo, ho ripreso la bici e con la ciclabile, tutta sterrata,
sono arrivato al lago di Canterno, foto e ritorno al camper.
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